Fermoimmagine: Un matrimonio a suon di Flamenco

mercoledì 30 settembre 2009

Un matrimonio a suon di Flamenco

Un matrimonio a suon di Flamenco.....Che bello risentire quei ritmi e veder ballare le mie amiche..Mi piaceva cosi' tanto andare a scuola da Simona, mi ricaricava, poi questa maledetta tendinite mi ha bloccato ed è un anno e mezzo che non posso fare niente e non so neppure se ci sara' una speranza. Li' è tutto colorato, tutto argento vivo dentro, per questo mi piace- tante di loro hanno anche un particolare stile nel vestire e nel trucco: rossetti, capelli raccolti, orecchini lunghi, scarpe col tacco come piace a me..

1 commento:

Anonimo ha detto...: Grazie Paola che belle foto, che belle parole e che magnifica giornata trascorsa insieme, in un'occasione cosi speciale la tua bravura ha saputo cogliere momenti e particolari veramente artistici ole tu! òle al flamenco e ritorna presto ..ci manchi!!!! besos
Simona; 2 ottobre 2009 alle ore 14:25

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COSA FARE DELLA MIA VITA

Periodaccio........tanti problemi di lavoro e famiglia, di tutto un po', insomma, ma la creativita' dove la mettiamo? E' questa la mia forza, non c'è altro da dire.... La spinta, la molla che mi da' vita, il gurdarmi intorno in maniera curiosa, sentire i profumi che magari al mattino mi sono spruzzata o spruzzato nella mia camera, gurdare i colori delle mie foto, comprare un fiore rosso da attaccare ad una tenda, una tenda turchese e verde, un tappetino del bagno fucsia con pon pon che presto verranno mangiati dai cani, Olga e Pegro, i mei cani terribili dolcissimi che mi riempono di baci. Studiare sempre e spremermi il cervello per cercare una nuova idea che sembra non venire ma che, poi, al'improvviso ti sveglia una mattina, salti giu' dal letto ed inizi a fare con entusisasmo sapendo che sicuramnte la tua idea ti portera' avanti.
CAMBIAMENTI: giorni fa mi è successo che mi sono distratta causando un piccolo incidente. Ho pensato che Dio ha voluto che mi fermassi a pensare a ciò che sto facendo, come lo sto facendo, a come impiegare il mio tempo, la mia liberta', la mia fantasia. Gliene sono grata per questo e lo ringrazio anche se è stato un fatto spiacevole. Ho voglia di imparare cose nuove e rispolverare cose vecchie del mio mestiere, ho voglia tanta voglia di fare delle cose belle che mi piacciono, di guardare delle mie immagini e rimanerne proprio soddisfatta perche' da esse traspare una mia piccola parte di serenita'. Questo voglio fare e mi impegnero'. E' un periodo nuovo per me, ci sto arrivando con moltissima fatica, ho lavorato tantissimo nei miei pensieri, nelle mie passate convinzioni, nelle mie radici e nel sentimento radicato nel mio cuore, ho cercato di allontanrmi dai sensi di colpa e di pensare a me come una bambina che sta per intraprendere una nuova scuola o un viaggio improvviso, deve prepararsi la valigia e mettere dentro le sue solo sue cose. Non è stato facile. Ma piano piano giorno per giorno metto li' un sassolino e tutti questi sassolini un giorno li uniro' e faranno una strada. Questo vorrei dire con la fotografia , un po' per questo ho pensato alla danza perche' nella danza trovi i colori, la sensualita', l'espressione del corpo, la liberta' di esprimere i tuoi sensi. E poi fermi i volti, i piedi e le mani.

IL MIO PENSIERO

si cambia...alle volte ci si sente deboli, alle volte sicuri. Non credo a quelle persone che sono sempre cosi' sicure, cosi' grintose, ed agguerrite, senza dubbi ed incertezze. Penso che le abbiano anche loro ma se le nascondono e le nascondono agli altri per non fare trasparire la loro fragilita'. Eppure questa fragilita' che tutti gli uomini dovrebbero nascondere che ti insegnano a nascondere, è cosi' bella e pura, ti identifica e ti rende più sensibile, ti fa scoltare la musica, guardare i quadri, sentire il cuore, brillare gli occhi, ti mette in contatto con la vita vera, con la spiritualita', è una fragilita' che ti rende forte. Io sono fiera delle mie fragilita' e debolezze, mi rendono spontanea, mi fanno sentire ricca, sincera è come dire "guardami, sono questa, senza inganni, da me ti puoi aspettare ciò che vedi": un giorno rido, un giorno piango di malinconia, un giorno mi deprimo e l'altro ballo ma sono questa.